Mostra In viaggio nel mondo [SETT 23]

Mostra In viaggio nel mondo [SETT 23]

In viaggio nel mondo

Una mostra dove il viaggio viene immaginato come una pagina bianca che verrà scritta con scatti che scoprono originali contesti, dove si incontrano nuove culture, con irripetibili emozioni e l’entusiasmo di chi, compiendo un nuovo percorso, avverte la curiosità dell’ignoto.
Il viaggio è visto come un cammino appassionante, capace di cogliere le particolarità più sottili, gli spazi taciuti, la tangibilità dei simboli. I fotografi entrano nella sperimentazione di una nuova cultura che apre la loro mente per immergersi in un’altra vita e per conoscere sé stessi attraverso gli altri.

Agostino d’Ippona scriveva: “Il mondo è un libro, e chi non viaggia legge solo una pagina”. Qui la fotografia e stata utilizzata come sottostante del viaggio inteso come libertà, conoscenza, scoperta. Oppure strumento per trovare conferme, per creare nuovi circuiti nel cervello, come vero nuovo collante tra i popoli e le generazioni, per superare ogni diffidenza, come antidoto efficace contro la malinconia e le sofferenze più disparate.

 


La mostra è visitabile negli orari di apertura della Villa previa prenotazione della visita ed è compresa nel biglietto d’ingresso alla Villa.

PRODUZIONE

PARTNERS

Villa Del Bene

PARTNERS ECONOMICI

B&B Studio.   Asso CFO

The World Is Your [AGO 23]

The World Is Your [AGO 23]

The world is yours

“The World Is Your” è la limpidissima manifestazione e conferma di come la vita, piena, può essere unicamente la propria. Per brillare bisogna essere capaci di riempirla da soli, facendo, agendo.

La vita piena la troviamo esposta nelle scuderie di Villa Del Bene nelle opere realizzate da tre giovani artisti veronesi. Thomas Marcolongo “JURO”, Francesco Soave “BLAZER” e Francesco Salvetti.

Marcolongo “Juro” e la natura delle origini. Piante dalle forme apparentemente aliene disegnate con il grog su grandi e coloratissimi fogli di carta, sculture di terra cotta che riproducono visi inverosimili, e tappeti tessuti rigorosamente in freestyle. Una espressività libera e non condizionata da conformismi.

Soave “Blazer” usa il segno per dare forma a volti, animali e la letterizzazione. Ad ogni lettera si attribuisce un preciso ruolo nella composizione delle sue opere. Tele piene di colori uniformi dove regna la pulizia e la semplicità. Ciò che vede e accade introno a lui è riportato nelle sue opere, espressione della visione generale della sua vita.

Salvetti, le sue opere spingono l’osservatore dentro il giovane spirito dell’artista, dove spira un leggero vento di malinconia, forse come risposta alla vita interiore dell’odierna società ed esplorazione del subcosciente. Le sue opere propongono immagini simboliche che portano a viaggiare dentro una dimensione espressiva ed estetica senza filtri, dove la promozione sociale non interferisce.

 


La mostra è visitabile negli orari di apertura della Villa previa prenotazione della visita ed è compresa nel biglietto d’ingresso alla Villa.

PRODUZIONE

Contamporanea Contemporanei    B&B Studio

PARTNERS

Villa Del Bene   

Mostra Marmo contemporaneo L’espressione del Marmo seconda edizione [Mag 23]

Mostra Marmo contemporaneo L’espressione del Marmo seconda edizione [Mag 23]

Locandina 700 volte Dante

Quale materiale meglio del marmo può rappresentare l’espressione artistica della scultura.

Il marmo si presta ad apparire pulsante di vita, leggero e svolazzante, morbido e persino impalpabile.

Dee sdraiate dentro il frontone del Partenone, avvolte da un lungo chitone drappeggiato che aderisce al corpo incollandosi quasi alle carni. Merito di Fidia, uno dei primi maghi del marmo. E via nei secoli dove nel Rinascimento troviamo le mani sapienti di Michelangelo e poi con Bernini laddove il marmo si fa carne viva e calda, per proseguire con il capolavoro di Giuseppe Sanmartino raffigurante il Cristo velato, in cui persino Canova ne è rimasto talmente colpito tanto da aver dichiarato che avrebbe dato dieci anni di vita pur di essere l’autore di questa scultura.

Arrivando alle geometriche lastre bidimensionali di Nivola dove si avverte la tensione delle forme che vorrebbero fuoriuscirne e ancora oggetti vissuti e magari un po’ malconci con l’americano Martorana, che sembra riprendere pedissequamente lezione da Bernini.

E poi materassi, cuscini, asciugamani, giacche in un “morbido” marmo. Un contrasto tra la durezza del marmo e la flessibilità di una imbottitura con il cinese Ai Wei Wei. Inoltre plastica accartocciata o carta spiegazzata con l’australiano Seton o lattine vuote, bottiglie, tetrapak e flaconi schiacciati, dove esplode la pop art dell’americano Selman.

La lezione dunque è chiara di cosa ci si attende di scoprire prossimamente da questo premio nazionale di scultura nato dall’idea dello scultore Silvio Soliman.

Lo scultore non cerca di tradurre in marmo il proprio pensiero: egli pensa direttamente come se già tutto fosse di marmo, egli pensa in marmo

Marmo contemporaneo

L’immaginazione gioca un ruolo importante nello sviluppo mentale di un essere umano.

Integra la percezione con elementi dell’esperienza passata, le stesse esperienze del bambino, trasforma il passato e il presente attraverso la generalizzazione, la connessione con emozioni, sentimenti, sensazioni, idee. Grazie all’immaginazione, vengono eseguite la pianificazione e la definizione degli obiettivi, in cui il risultato futuro dell’attività di una persona viene creata nell’immaginazione, esiste nella sua mente e dirige la sua attività per ottenere il risultato desiderato. L’immaginazione fornisce anticipazione, modellazione e creazione di un’immagine del futuro.

Ecco allora il coinvolgimento, in questa seconda edizione de “L’espressione del Marmo”, di giovani musicisti, per dare loro l’opportunità di agire davvero attraverso la musica e, farci immaginare immagini e mondi che altrimenti, frastornati come siamo dall’attuale contesto che ci circonda, difficilmente ne saremo capaci.


La mostra è visitabile negli orari di apertura della Villa previa prenotazione della visita ed è compresa nel biglietto d’ingresso alla Villa.

PRODUZIONE

Logo Villa Del Bene   

IDEAZIONE E CURA DELLA MOSTRA

Silvio Soliman

SEGRETERIA

Antonella Todaro

PATROCINIO

Mostra Street Photography [Set 22]

Mostra Street Photography [Set 22]

Mostra Street photography

Street photography è la mostra dei vincitori della 7^ edizione del Premio Internazionale di Potografia “Agnese Meotti” e che sarà inaugurata sabato 4 settembre.

Sarà visitabile dal 4 settembre al 9 ottobre nelle sale Tiziano e Raffaello del complesso monumentale di Villa Del Bene.

Saranno esposti 15 scatti del progetto del 1° classificato Carlo Olmi e altri 15 scatti del progetto della 2° classificata Beatrice Perticaroli.

La street photography

È difficile definire in poche righe cos’è la fotografia di strada. Ci proviamo iniziando a dire che questa è una fotografia che registra la vita quotidiana in un luogo pubblico e che consente al fotografo di scattare foto spontanee, non in posa, di persone sconosciute che sono fotografate a loro insaputa.

Un genere di fotografia che cattura momenti della vita normale, il modo di fare pratico dell’uomo e della società umana, più in generale il comportamento e le abitudini di vita. Una candida osservazione che attraversa il tempo e il luogo. Anche se non necessariamente dice l’esatta verità ne rivela ugualmente la verità.

In questo genere di fotografia viene usato, dal fotografo, un acuto senso dell’osservazione per catturare momenti sinceri, unici e avvincenti, siano essi gesti, azioni o scene. È una ricerca che Henri Cartier-Bresson ha definito il “momento decisivo”. La frazione di secondo quando l’otturatore viene rilasciato, il momento viene catturato per sempre e l’immagine diventa completa nella sua composizione. Questo realismo ha fornito una registrazione accurata e approfondita della cultura di strada in tutto il mondo.

In realtà la street photography esiste da moltissimi anni. Da quando le macchine fotografiche anno un peso ed una dimensione tali da essere portate in giro. L’avvento della fotografia digitale poi, ha completato l’opera. Per questo genere di fotografia non si pensi che basti scendere in strada a scattare per fare “fotografia di strada”. Non è proprio così.

Qui ogni fotografia racconta una storia. Quanto più la storia è interessante, tanto più riuscita è la fotografia.

Grandi fotografi hanno fatto la storia di questo genere fotografico. Per citarne alcuni: Henry Cartier-Bresson che col suo stile inconfondibile ha caratterizzato la fotografia del XX secolo e non a caso è tutt’ora soprannominato “l’occhio del secolo” caratteristica la sua capacità di cogliere l’attimo. In questo fu sicuramente un precursore, visto che nell’immediato dopoguerra la fotografia era concepita soprattutto come qualcosa da svolgersi in studio.

E poi Elliott Erwitt che ha sempre basato la sua fotografia su una grandissima ironia. I suoi scatti di strada cercavano di evidenziare il ridicolo che si nascondeva nella quotidianità delle persone.

Ancora Robert Doisneau, la vera essenza della fotografia di strada, maestro nel raccontare l’ordinaria quotidianità tramite racconti di grandi emozioni attraverso piccoli gesti.

La celebre foto del bacio agli innamorati davanti all’Hotel de Ville, per esempio, è oggi una delle foto più conosciute al mondo.

E Brassai famoso soprattutto per i suoi scatti notturni senza la frenesia tipica delle giornate lavorative, dove i ritmi si fanno più lenti e le luci e i riflessi possono entrare a far parte della foto.

Per terminare William Klein che della macchina fotografica ne faceva un uso molto personale. Le sue fotografie di strada erano spesso mosse, sfocate, sottoesposte o sovraesposte. Uno stile il suo ancora oggi molto riconoscibile che lo ha reso uno dei fotografi di strada più grandi di sempre.

Infine Robert Frank considerato il padre della fotografia di strada moderna che amava scattare in silenzio, da lontano, senza aver nessun contatto diretto con i suoi soggetti.

Ecco in breve la fotografia di strada dove ognuno di noi, senza saperlo, magari è stato protagonista di una storia.

PRODUZIONE

BHR Group   Il genio italiano

IDEAZIONE E CURA DELLA MOSTRA

Gianneugenio Bortolazzi

SPONSOR

B&B Studio

DIRETTORE ARTISTICO

Angelo Lanza

 

COORDINAMENTO ORGANIZZATIVO E RELAZIONI ESTERNE

Alice Bellotto