ALZHEIMER, IL CERVELLO UMANO E COSA LO PREVIENE E RITARDA [Ott23]

ALZHEIMER, IL CERVELLO UMANO E COSA LO PREVIENE E RITARDA [Ott23]

Mostra Street photography

Partire dalla percezione degli stimoli che arrivano dal mondo esterno attraverso i sensi, la conoscenza acquisita con l’esperienza, le nostre caratteristiche soggettive, tutte informazioni che elaborate e integrate tra loro ci consentono di valutare ed intendere ciò che ci circonda, in breve la “cognizione”, che rende noi esseri umani qualcosa di speciale. La percezione, l’attenzione, la memoria, il ragionamento … funzioni cognitive che lavorano insieme per completare le conoscenze e creare una interpretazione del mondo che ci circonda. Ma tutto ciò può essere minato con l’invecchiamento da una malattia: l’Alzheimer. La forma più comune di demenza, una malattia neurodegenerativa che uccide progressivamente le cellule nervose, soprattutto quelle che, nel cervello regolano i processi di apprendimento e memoria. Certo l’invecchiamento è una tappa della vita che richiede l’accettazione di cambiamenti di diversi aspetti della propria esistenza. Questo momento della vita mette in gioco sia dinamiche intime e personali che dinamiche relazionali, le quali coinvolgono in particolare anche l’ambiente familiare. Spesso l’insorgere di questa malattia è l’evento che segna nel modo più evidente il processo di invecchiamento. Un tema di grande attualità e problematicità, considerato il trend demografico di invecchiamento della popolazione europea, cui è imprescindibile agire per armonizzare la società e l’economia, attraverso la visione delle persone anziane come risorse utili alla società. Il tema verrà trattato in Villa Del Bene dal neuroscienziato Alberto Oliviero nell’incontro “Alzheimer: il cervello umano e cosa lo previene e ritarda”.

Mostra ANNA e MARCO [Ott 23]

Mostra ANNA e MARCO [Ott 23]

Mostra Relazione complessa

Sensibilizzare per imparare ad apprendere non è cosa di poco conto. Utilizzare la fotografia poi, per aumentare l’intensità della forma di comportamento osservabile, in funzione della frequente ripetizione dello stimolo diventa una scommessa.  Una scommessa che Villa Del Bene intende giocare per generare un processo di apprendimento verso la creazione di un contesto aperto al cambiamento. Per costruire una comunità consapevole della possibilità di offrire un proprio contributo per sopprimere un problema che influisce sulla vita dei cittadini di una società. Lo Stalking, una serie di comportamenti piuttosto complessi, reiterati, di tipo persecutorio da parte di un soggetto molestatore, nei confronti di una persona che diventa vittima. Vittima, la cui quotidianità viene ripetutamente violata e limitata dal molestatore, che vive in un continuo stato d’ansia e di paura.

“Anna e Marco … Ti amo” questo il progetto che il fotografo Pasquale Cotugno presenta, dal 28 ottobre 2023, nelle scuderie di Villa Del Bene e che rimarrà permanentemente esposto.

L’intento del fotografo è raccontare il comportamento persecutorio tenuto da un individuo che impone alla sua vittima la sua ossessione attraverso molteplici azioni, senza riproporre immagini stereotipate di crudele e quotidiana violenza, ma scatti che vogliono portare l’osservatore ad una riflessione ed una sensibilizzazione su questo fenomeno estremamente serio e preoccupante qual è lo Stalking.

Ci racconta Cotugno.

Il progetto nasce al MAXXI di Roma nel 2018, da una foto casuale che mi ha dato l’idea di realizzare questo progetto aperto e in continua evoluzione. A Villa del Bene poi verranno presentate quattro foto inedite. Il progetto che presento non si ferma solo alle fotografie, volendo dare loro una voce, per raccontare e raccontando osare a sensibilizzare il visitatore verso una sua personale e profonda riflessione.

La storia di pura fantasia, ma nata dallo studio di fatti realmente accaduti, si basa su scatti realizzati in Italia e in Europa. Racconta la relazione tra Anna e Marco, il loro amore pieno di luci e colore. Ma questa loro strada, inizialmente piana e luminosa, comincia a diventare tortuosa, ad inerpicarsi e a salire fino a diventare cieca, una narrazione che terrà, spero, tutti sulle spine e che ha l’obiettivo principale di interpretare, con una chiave di profondo studio, le foto esposte che intendono esprimere come viene vissuto lo stalking da entrambi gli attori, vittima e persecutore.

La mostra è visitabile negli orari di apertura della Villa previa prenotazione della visita ed è compresa nel biglietto dI VISITA alla Villa.

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