[Set 19] Premio Internazionale di Fotografia “Agnese Meotti” | FORME DINAMICHE DELLA LUCE

[Set 19] Premio Internazionale di Fotografia “Agnese Meotti” | FORME DINAMICHE DELLA LUCE

Un oggetto, sufficientemente caratterizzato esteriormente che sembra in movimento grazie alla luce. La luce, una radiazione elettromagnetica percepibile dall’occhio umano e trasformata dal cervello in una sensazione visiva. Qui la scienza può incontrare l’arte o viceversa.

A quante persone è capitato di rimanere letteralmente “storditi”, davanti a uno dei capolavori realizzati da grandi maestri del passato come ad esempio Caravaggio? Ma anche da opere d’arte di artisti contemporanei come Balla o Flavin.

La rappresentazione della luce in una forma dinamica richiede una ricerca di soluzioni espressive sempre diverse, sia in ambito visivo sia in ambito cognitivo, che mettono ininterrottamente in discussione il ruolo interpretativo dell’uomo nei confronti di ciò che lo circonda e si muove attorno a lui, sia esso un oggetto, un paesaggio, una struttura o gli uomini stessi.

Molte delle emozioni o impressioni che riceviamo mentre ammiriamo un’opera d’arte ci vengono trasmesse anche grazie alla forza e all’espressività della luce, un elemento davvero importante per tutti gli artisti del passato e del presente. La luce è fondamentale per la realizzazione di un’opera d’arte.

Gli esseri umani sono una specie altamente dipendente dal senso della visione, ed usano gli occhi costantemente per valutare il mondo circostante. Con occhi rivolti in avanti come gli altri primati, usiamo la visione per percepire quei molti aspetti dell’ambiente che sono lontani dal nostro corpo.

La luce, una forma di energia elettromagnetica che entra nei nostri occhi e dà l’avvio a processi attraverso i quali vengono generati impulsi neurali che attivano quelle parti del cervello dedicate alla visione, regalandoci emozioni e stupore.

Così la luce diventa opere d’arte grazie alla fotografia di Massimo Alfano, vincitore della quarta edizione del Premio Internazionale di Fotografia “Agnese Meotti” e Mauro Cappelletti.

ORARI DI APERTURA

Domenica
dalle 14:00 alle 19:30

[Ago 19] Leonardo Brogioni – Andrea Borgatta | IL VIAGGIO

[Ago 19] Leonardo Brogioni – Andrea Borgatta | IL VIAGGIO

Leonardo Brogioni – METRO MOEBIUS

Un viaggio narrativo transmediale che nasce all’interno dei vagoni della metropolitana, dove il personaggio, nell’osservare la quotidianità, si perde nel metrò. Scatti fotografici che fermano i pensieri e le storie che abitano i vagoni, l’inedito di una di una realtà nota. Un viaggio in assenza di luce naturale, la mancanza di un paesaggio oltre il finestrino, la serialità delle fermate, la condivisione spazio-temporale tra sconosciuti, fanno della metropolitana un mezzo di trasporto che per sua natura invita all’introspezione.  Il tempo che quotidianamente viene trascorso dalle persone all’interno di questo mezzo può essere vissuto come un periodo prezioso di transizione tra diverse dimensioni. La mente corre, va alla famiglia, al lavoro, alla salute, trova un momento di svago con un giochino sullo smartphone o con una breve lettura, si concentra sulla vita, sogna, comunica. Tutti vicini, circondati da silenziosi sconosciuti sullo stesso vagone, forse con qualcosa in comune tra loro che non sapranno mai.

 

Andrea Borgatta – HIMANDHOO

Un viaggio che ti fa riflettere, che ti fa guardare l’immagine che hai dentro il tuo immaginario da un’altra prospettiva. Chi non conosce le Maldive? Tutti conosciamo qualcuno che c’è stato. Il racconto sempre lo stesso: spiagge bianche, acque trasparenti e vita in costume da bagno, un paradiso. E invece questo viaggio, scopre l’altra faccia di questa Nazione composta da più di mille isole coralline di cui solo poche centinaia abitate.  Una Nazione musulmana, dal più alto tasso di foreign fighters tra le nazioni non arabe. Un viaggio che attraverso le immagini racconta che ai cittadini normali non arriva nemmeno un centesimo degli oltre tre miliardi di dollari che derivano dal turismo e che rimangono nelle mani di pochi faccendieri. Scatti che si fermano sulla cruda realtà degli abitanti di Malè, un terzo dell’intera popolazione di questa Nazione, che vive in condizioni di vita impossibile. La capitale è una piccola sovrappopolata isola di povertà, di eroina, di violenza di strada. Un viaggio che ti fa arrivare in luoghi come Himandhoo, l’isola più islamizzata delle Maldive che ti disorienta se non sei psicologicamente preparato … selvaggia, essenziale … donne in niquab che ti guardano in tralice o rifiutano il tuo sguardo … ragazzi che giocano per le strade di sabbia battuta e bambine di 8 – 9 anni che già indossano il niqab. Lungo le vie solo uomini anziani seduti, i giovani sono lontani, a pesca o nei resort.  Il Muezzin che chiama alla moschea segna il passare del tempo, il viaggio termina e tutto è così semplice e selvaggio, disorientante e affascinante, umile ma nobile.